In tour nelle sale il film “Fuoricondotta” diretto da Fabio Martina e realizzato con i ragazzi e le ragazze degli Istituti scolastici di scuola primaria e secondaria di primo grado “Emanno Olmi” e “Sorelle Agazzi”, con l’amichevole partecipazione di Renato Sarti, all’interno del progetto “Ragazzi della Bovisa”.
La progettualità è stata sostenuta nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione.
Partito il 19 ottobre da Milano, città in cui è stato girato, il film prosegue con le proiezioni dedicate alle scuole e al pubblico in diverse città del Nord Italia per raggiungere poi Roma.
Queste le prossime date per il pubblico:
-> Bologna, lunedì 24 ottobre, ore 19.10 – Cinema Teatro Galliera – Via Giacomo Matteotti, 27
Sarà presente il regista Fabio Martina
-> Bergamo, giovedì 27 ottobre, ore 21.00 – Cinema Lo Schermo Bianco – Via Daste e Spalenga, 13
Il regista in collegamento via Skype. Proiezione in collaborazione con Lab80 e Cooperativa Sociale AEPER
-> Torino, giovedì 10 novembre, ore 20.30 – Cinema Teatro Maffei – Via Principe Tommaso, 5
Sarà presente il regista Fabio Martina
“Fuoricondotta” ci porta sui banchi di scuola, con leggerezza, tra i ragazzi e le ragazze, nelle relazioni del corpo docenti, in un viaggio cinematografico che interseca i linguaggi del documentario e della fiction, i registri drammatici e della commedia allo stesso tempo.
Con poesia e quotidianità, il lavoro pone al pubblico le domande che ogni adolescente si pone nel periodo scolastico. In più, quello che accade a scuola è il riflesso di scelte che ogni giorno intraprendiamo, anche da adulti: qual è allora il confine tra la libertà individuale e la necessità di regole all’interno di una comunità?
Il film porta a Milano, ai giorni nostri, in una scuola secondaria di un quartiere di periferia. Racconta la storia di alcuni studenti che, durante una normale mattinata di lezione, decidono di ribellarsi al nuovo Preside. Questi, infatti, si è dimostrato troppo normativo nell’imporre regole ferree per riportare l’ordine all’interno dell’Istituto Scolastico. La colpa, a suo parere, è del predecessore, troppo permissivo e tollerante, e quindi decide di proibire le arti, l’intervallo e l’uso del cortile, trasformando la scuola in un luogo estremamente disciplinato ma insensibile alle problematiche e alle esigenze degli studenti. Alcuni ragazzi decidono dunque di fare qualcosa per cambiare la situazione.
Ispirato a Zero in condotta di Jean Vigo e Gli Anni in Tasca di Truffaut, il film vuole raccontare con un tono leggero e poetico il mondo della scuola di oggi con le particolarità e problematiche a cui nel suo ruolo formativo, educativo e culturale deve fare fronte. Fuoricondotta, girato con protagonisti attori non professionisti, corrisponde stilisticamente ad un documento d’osservazione in cui la maggior parte delle scene sono state ricostruite mimando accadimenti reali sulla falsa riga di ciò che è emerso nella fase laboratoriale condotta nei mesi precedenti. La sensazione di realtà e verità, restituita sullo schermo grazie a questo metodo, è fondamentale per produrre nel pubblico un effetto di immedesimazione nei personaggi e nei fatti. Il luogo in cui è realizzato il film è una scuola costruita negli anni ’20 durante il fascismo la scuola Giacomo Leopardi in viale Bodio, a Milano): l’Istituto ospitò sui suoi banchi il piccolo alunno Ermanno Olmi, che dedicò a questa esperienza di vita pagine toccanti del suo libro “Ragazzo della Bovisa”.